Si sta prefigurando una pericolosa incomprensione tra la Storica associazione di Esercenti e la Neonata Unione Esercenti Cinematografici Italiani. La Anec rappresenta il 70 / 75 % e la UECI il 20/25 % , molti Esercenti ( come peraltro prevede la Costituzione ) sono iscritti ad ambedue le Associazioni .
L’ incrinatura si sta consumando sulle Windows .
UECI guarda alla Francia e ritiene virtuoso il Sistema d’oltralpe , per accompagnare la rinascita della Fruizione in Sala e di rimotivare il Pubblico dopo la Pandemia . L’Anec mantiene a tutt’oggi una posizione appiattita sugli OTT anche a scapito dei Broadcaster Italiani . Per questo motivo si ritiene che sia molto importante impegnarsi con tenacia per raggiungere la richiesta per una Norma di primo Livello sulle cosiddette “Finestre” di almeno 180 giorni, quantomeno per un periodo transitorio di tre anni , periodo ritenuto idoneo anche da importanti esponenti della Distribuzione Theatrical e dai Broadcaster italiani unitamente a molti Gruppi parlamentari .La stragrande maggioranza delle Imprese indipendenti cinematografiche italiane vogliono le “Finestre Lunghe “ .
I cinema di proprietà delle multinazionali , se non contrastati , potrebbero seriamente danneggiare le imprese italiane .
