Domani si riunisce la Cabina di Regia , la UECI ha inoltrato al Gabinetto del Ministro Franceschini una richiesta “URGENTE” di modifica delle norme per il Cinema e l’esercizio cinematografico, in merito al contenimento della Pandemia. A nome della UECI - Unione Esercenti Cinematografici Italiani ha scritto nella nota - il presidente Manuele Ilari - esprimiamo un certo sconcerto per le norme introdotte dal Decreto Legge 24 dicembre 2021 in riferimento al settore dell’esercizio cinematografico. In particolare la norma della chiusura della somministrazione nei cinema appare non solo gravemente penalizzante per il settore già in grave crisi e da tempo ormai senza alcun sostegno da parte delle istituzioni rispetto agli effetti negativi da un punto di vista economico delle suddette norme, ma anche appare illogico e discriminatorio. 1) Illogico in quanto il Governo e lo Stato avendo introdotto giustamente il green pass e il super green pass, da noi accettato e organizzato, limita la somministrazione proprio a coloro che ne sono in possesso, tanto più in un luogo come i cinema dove il controllo viene fatto all’entrata per TUTTI i clienti mentre in altre strutture commerciali ciò non avviene, così come il tracciamento che viene fatto nelle nostre strutture e il riciclo dell’aria. 2) Discriminatorio in quanto essendo la somministrazione negli esercizi cinematografici di fatto assimilata a bar al chiuso, per quest’ultimi non c’è stata tale limitazione, mentre per la nostra categoria si; con effetti drammatici per le sale a rischio chiusura e per l’occupazione. Questa decisione del tutto arbitraria e priva di qualsiasi fondamento scientifico in quanto nei nostri esercizi vige già da tempo l’obbligo del green pass, della mascherina e volendo del distanziamento, peraltro con un’affluenza fortemente in calo, non ci sono mai stati segnalati casi di cluster o contagi direttamente collegati. Per questo motivo, la mancanza di sostegni al settore e l’evidente discriminazione tra categorie priva di qualsiasi rilevanza scientifica, con il rischio di penalizzare ulteriormente un settore sia per le attività economiche che per i riflessi occupazionali. Chiediamo quindi che tali norme vengano immediatamente riviste permettendo la somministrazione nei Cinema con le dovute precauzioni così come per gli altri esercizi come bar, ristoranti o centri commerciali dove anche lì ci sono attività di somministrazione al chiuso. Considerato tutto ciò si chiede inoltre di porre fine alla deroga delle ‘finestre di sfruttamento’ del prodotto cinematografico e completare l’erogazione dei sostegni economici al settore.
Manuele Ilari Presidente Nazionale Ueci
UECI - UNIONE ESERCENTI CINEMATOGRAFI ITALIANI.
