Il decreto finestre del ministro della Cultura Dario Franceschini "è l'ennesimo schiaffo alla sala cinematografica". Lo afferma in una nota Manuele Ilari, predidente della Unione esercenti cinematografici italiani (Ueci). "Oggi il ministro Franceschini - spiega - ha annunciato un decreto finestre di soli 90 giorni, addirittura peggiorativo di quello del ministro Bonisoli che prevedeva 105 giorni. Una decisione che ci vede totalmente contrari e che è lontanissima dalla necessaria tutela del cinema e delle sale prevista da altri Paesi europei. Ci basti guardare la Francia dove le finestre sono obbligatorie per un periodo non inferiore a 12 mesi. Questo il governo lo deve spiegare alle migliaia di aziende che hanno investito i loro patrimoni negli immobili che a causa di questo decreto rischia di far chiudere definitivamente le sale cinematografiche con una perdita di diverse migliaia di posti occupazionali. Anche a seguito dei tavoli di confronto e apertura - conclude Ilari - non ci aspettavamo un decreto che è un vantaggio ai broadcaster e alle imprese straniere che colpiscono la nostra economia e il nostro tessuto sociale solo a vantaggio del profitto".
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