Citizen Cinema
Le imprese sono state costrette a chiudere le attivita' e i lavoratori sono stati messi in cassa integrazione. I ristori , largamente insufficienti e tardivi , cosi come pure la cassa integrazione , hanno creato difficolta' davvero insopportabili.
Le imprese sono state costrette a chiudere le attivita' e i lavoratori sono stati messi in cassa integrazione. I ristori , largamente insufficienti e tardivi , cosi come pure la cassa integrazione , hanno creato difficolta' davvero insopportabili.
Povera patria . Da qualche tempo ti osservo ormai da lontano . Non e' una distanza fisica, non potrebbe esserlo, vivo ancora nella mia citta'. Anzi, contnuo a vivere in mille Citta'
E' una distanza morale.
Cammino per le strade e vedo intorno a me passanti dai volti smarriti, vetrine non piu' illuminate ,saracinesche abbassate e spesso divelte . Dietro i vetri , la desolazione dello spazio abbandonato. Incontro giacigli di fortuna, sistemati fra le colonne dei portici , dove non vivono piu' solo stranieri poveri e clandestini. Sempre piu' spesso si sente parlare italiano. Si incontrano anche molte donne, molte coppie. Non era mai successo prima se non durante gli sfollamenti di guerra.
Sono persone che hanno perso il lavoro , che hanno dovuto chiudere la propria attivita', che non hanno piu' la casa. Sono lontani i tempi in cui Mina cantava - le strade piene la folla intorno a me mi parla e ride. La contemporaneita' e' tragicamente fatta di paura e di sconforto , di sguardi smarriti che tentano di trasmettere , ancora , almeno un po' di dignita'.
Sono tanti, tantissimi . Quei giacigli spezzano il cuore. Quelle code interminabili alle mense della Caritas sono commoventi e strazianti. E tutti quei sentimenti che dovrebbero rimanere privati , fanno parte , ormai, della nostra quotidianita' e diventano cultura collettiva. Povera patria. Poveri figli tuoi , costretti , dalle diseguaglianze , a vivere un'altra vita , una vita grama che non potevano neppure immaginare.
Un televisore acceso nella vetrina di un negozio di elettrodomestici fa arrivare ai
passanti la voce del governo e dei rappresentanti del popolo . Gli Eletti.
"Noi ce la faremo", tuona un doppiopetto dei governativi. "Hanno accolto tutte le nostre
richieste a favore degli italiani "; "abbiamo mantenuto quanto promesso ai nostri elettori".
E via, una dietro l'altra , dichiarazioni di solidarieta' e iniezioni di ottimismo. " Siamo un grande paese, dopo la guerra e' arrivato il boom economico. Il peggio e' alle spalle " , dichiara quel rappresentante del popolo che vuole essere il piu' prode fra i prodi. La retorica diventa padrona del campo soprattutto nei momenti di difficolta'. Allontanandosi da quel televisore , la vita reale appare davvero un' altra cosa.Si fa il conto con un' Italia non raccontata. Gli occhi che non vogliono , che non possono, che non debbono mistificare la realta' si trovano davanti uno scenario da film apocalittico . Vedono i monumenti piu' belli del mondo con intorno tanta miseria. Una miseria che attecchisce , figlia di diseguaglianze che la pandemia ha accresciuto notevolmente. Le situazioni di disagio sociale diventano sempre piu' allarmanti e inducono al conflitto fra le persone. La pandemia che un anno fa ha colpito il mondo intero, e' stata molto democratica. Non ha tenuto conto del censo. Si sono ammalati i ricchi e si sono ammalati i poveri. La differenza l'hanno fatta i governi e lo scenario e' presto raccontato.
- Piu ' della meta' del paese e' finito letteralmente sul lastrico , le imprese sono state
costrette a chiudere le attivita' e i lavoratori sono stati messi in cassa integrazione. I ristori , largamente insufficienti e tardivi , cosi come pure la cassa integrazione , hanno creato difficolta' davvero insopportabili.
- L' altra parte del paese ha continuato la propria vita di sempre . Uniche difficolta'
vissute , l'allentamento delle relazioni sociali.
Molte le proteste per i disagi incontrati per l'abituale rito dell'aperitivo.
Povera patria che ama diversamente i propri figli. Povera patria dalla solidarieta' sociale
manifestata solo sui balconi. Inno di Mameli, Azzurro , -manine che disegnano cuori, - Viva la pappa con il pomodoro, - ce la faremo, -Bella ciao. Bell' Italia che presto dimentica, che arriva al punto da creare invidia verso il vicino di casa perche ' prende la pensione; o perche' e' un dipendente pubblico e a fine mese per lui nulla e' cambiato ; oppure , perché l'azienda dell' altro ha
continuato la vita di sempre. Come non provare disagio quando sul tuo cammino
incontri il mercato della frutta , affollatissimo. E cosi anche il supermercato.
E' semplicemente umano. Quello che il Covid non era riuscito a fare , lo hanno realizzato governo e politici. Lentamente , ma inesorabilmente , le scelte effettuate non hanno saputo mettere
sulla stessa bilancia i Cittadini del Paese. Quella meta' e piu' di imprese costrette alla
chiusura , e quegli italiani rimasti intrappolati nelle maglie della pandemia, sono improvvisamente diventati Disuguali,Diversi, Discriminati. Fra i tanti soprusi subiti da quelle imprese e dai lavoratori azzoppati dal Covid , da segnalare ci sono due momenti ripetuti con cinica ostinazione nel tempo. Per prima cosa, l' attesa del Provvedimento dei Signori del paese. Tempi infiniti per ogni decisione , mentre milioni di persone stanche ed affamate gridavano " il morbo infuria / il pan ci manca " volendo significare che si sarebbero accontentati anche di brioches, purche' si decidesse in fretta e, possibilmente , bene. Come seconda cosa, l'arrivo dell'agognato Ristoro. Piu' che per salvare le imprese sembrava destinato a far da Scudo a chi i ristori li decretava. Gli Eletti del popolo e i governanti sono rimasti favorevolmente colpiti dalla loro capacita' di intervento economico. "Mai prima d'ora era stato fatto cosi tanto "Nessun governo era riuscito in un'impresa cosi' coraggiosa " Questi sono stati gli autocommenti successivi ad ogni provvedimento economico. Eppure...
Eppure, giorno dopo giorno le diseguaglianze sono aumentate, molte aziende non riapriranno piu' e decine di migliaia di persone perderanno il posto di lavoro. Questo e' il triste epilogo della storia appena raccontata. La Patria ingiusta mi ha allontanato, non riesco piu' a sopportare le diseguaglianze. Ero felicissimo , fino a un po di tempo fa . Accendevo tutte le mie luci piu' belle ; illuminavo la strada con l'insegna multicolore ed ero amico di tutti. Dei grandi e dei piccini, delle ragazze e dei nonnini. E mi sentivo utile perche' partecipavo all'economia del mio paese facendo vivere emozioni ad ogni persona. Eppure, amo ancora tanto questo paese e vorrei poter continuare a fare il mio dovere e a difendere i miei diritti, insieme agli altri .
Forse sono disilluso ma.. I Have a Dream Vorrei tornare ad essere un cittadino di questo paese. Cittadino fra i Cittadini, stessi diritti e stessi doveri. In un paese Giusto
Citizen Cinema - Cittadino Cinema.
Citizen Renda
